Ruth e Giancarlo Moro: Gioco di specchi

Pur lavorando con stili e modalità diversi, le loro opere esprimono una forte assonanza che trova coesione proprio nel loro interesse comune per l'universo formale orientale, essenziale, cosmico e olistico.

Formatisi entrambi nell'ambito delle avanguardie degli anni sessanta, i due hanno si sono confrontati con autori quali Arp, Nicholson, Richter, Glarner, Bissier e Valenti, tutti attivi nella regione del locarnese, assimilabili a quella linea di ricerca proveniente da Nord, detta dei “pittori del silenzio”, affinando il loro linguaggio per giungere a un sintetismo minimalista.

Giancarlo Moro si dedica totalmente all'arte pittorica in senso astratto, sondando le infinite potenzialità del colore puro nello strutturarsi in modo autonomo e processuale in griglia e in superficie spaziale assoluta, quasi ascetica. Usa spesso l'azzurro ma anche il nero, il bianco e a volte il viola, dilatandoli in tutte le loro possibili tonalità. Mentre Ruth Moro, facendo della natura - foglie e frutti - la materia prima del suo operare, procede attraverso una purificazione del materiale vegetale eliminando la parte molle per svelarne le nervature sottese. Giunge a distillare delle pure forme strutturalmente essenziali, che a volte immerge nel colore, per poi comporle, assemblarle, trasformale in reticoli processuali sempre in fieri, a volte lasciandole libere dal supporto come fossero delle veline nello spazio, altre integrandole in supporti di carta rigorosamente realizzati a mano.

Moro

RUTH E GIANCARLO MORO. Gioco di specchi

Ascona (Svizzera), Museo Comunale d’Arte Moderna

15 settembre 2024 - 5 gennaio 2025

Informazioni: tel. +41 (0)91 759 81 40; museo@ascona.ch; www.museoascona.ch

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